La giungla

Forse sto invecchiando, o forse sono già vecchia… O forse la mia percezione della realtà è autentica… E questa è l’ipotesi meno allettante. Ovunque riscontro arroganza e intolleranza, ovunque vedo persone che discutono o che calpestano gli altri. Tutti vogliono avere ragione, non considerando minimamente che al mondo esistono anche altre persone. Vi racconto la mia mattinata:
salgo in metropolitana con il passeggino e un giovane adulto, apparentemente mio coetaneo, è seduto al posto “di servizio” – un seggiolino ribaltabile davanti alle porte del vagone. La metropolitana è mezza vuota e di posti a sedere ce ne sono a volontà… Io devo fare un gimkana per entrare e lui mi guarda con aria un po’ infastidita. Alla fermata successiva deve scendere una ragazza con un valigione e di nuovo lui non fa una piega. Quando tocca a me scendere, gli sfioro la scarpa con la ruota del passeggino e lui mi guarda e mi dice: “Ma fai attenzione!” e io: “Se ti spostassi di lì, non intralceresti la circolazione.” Risposta: “Ma vaffffffffffff!” Che educato!!!
Arrivo al mercato, due persone davanti a me al banco della frutta, nessuno ha preso il numero e tutti aspettano pazientemente. Arriva una signora, prende il numero, aspetta che la commessa finisca di servire una cliente e dice: “Tocca a me!” “Signora, lei è arrivata per ultima” “Se state qui senza prendere il numero non è un problema mio, tocca a me!!!” A quel punto sta per scattare la rissa e io… decido di comprare le banane al banco successivo…

Ho la sensazione che la città sia una giungla, non puoi permetterti di distrarti un attimo in auto – 100 macchine si infilano da sotto, da sopra, passano col rosso, ti suonano, sfareggiano… -, non puoi aspettarti un sorriso da nessuno e guai ad andare al mercato col passeggino – tutte le signore sopra i 70 te ne diranno di tutti i colori…
Ma perchè non ci rilassiamo tutti? La qualità della nostra vita non aumenterebbe se fossimo un po’ più tolleranti e tranquilli? O sono io che mi lamento di tutto???

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1 Comment

  1. Barby 9 Dic 2010 at 19:40

    Credo che tutto il mondo sia paese, ma vivere fuori dalla città garantisce un abbassamento del livello di stress notevole. Soprattutto per i bambini, poter crescere nel bello, non ha eguali. Non abbiatene a male, sono nata a Torino, ma mi deprimerei ogni giorno se dovessi aprire le finestre e vedere quei casermoni che cadono a pezzi con quelle tende verdi o peggio da doccia trasparenti che appaiono da moltissimi balconi. La sporcizia e la miseria che siete costretti a vedere ogni qual volta uscite dal vostro appartamento. Viva la campagna, la montagna, il mare, la collina e il ritmo buono e lento dell’uomo in begli affari affacendato!

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