I bambini devono crescere conoscendo e praticando sport. Ne sono convinta, per due motivi:
- una vita sana e attiva garantisce la buona salute fisica e mentale (i latini che dicevano “mens sana in corpore sano” avevano capito più cose di noi)
- i valori dello sport sono fondamentali nella vita, per crescere persone gioiose e corrette.
Non tutti i bambini, purtroppo, vivono in famiglie che dedicano tempo ed energie allo sport (né come gruppo familiare né come attività extrascolastica). Molti trascorrono il tempo libero davanti ad uno schermo, in un centro commerciale, nella propria cameretta.
Ma c’è un modo per far conoscere lo sport ai bambini, per “avvicinare lo sport ai bambini” come ha detto il campione Carlton Myers, ed è tramite la scuola. Detto così sembra un paradosso, visto che in Italia non esiste neanche il maestro di Educazione Fisica alla scuola primaria. C’è qualcuno, però, che si è accorto della necessità di entrare nelle scuole e far provare lo sport ai bambini: si tratta di Kinder+Sport, che insieme al CONI, al MIUR e alle Federazioni Sportive, ha deciso di creare dei progetti ad hoc per i ragazzi della scuola, smantellando la similitudine sport=calcio.
Ho avuto la fortuna – perché di questo si tratta per tutti i progetti Kinder+Sport a cui ho partecipato finora – di essere in pole position alla presentazione dei progetti scuola delle Federazioni al padiglione Kinder+Sport di Expo Milano 2015. Erano presenti i testimonial, 20 medaglie olimpiche in 6, e mi tremavano le gambe a condividere lo stesso spazio con persone del calibro di Alessandra Sensini, Fiona May, Andrea Lucchetta, Valerio Aspromonte, il mio mito Carlton Myers e Massimiliano Rosolino. Che emusiun!
Alle scuole è data la possibilità di ospitare uno dei progetti:
- vela
- pallavolo
- scherma
- nuoto
- basket
- atletica leggera.
Sul sito Kinder+Sport sono disponibili tutte le informazioni sui progetti.
Abbiamo avuto una duplice fortuna all’Expo: i nostri bambini hanno potuto provare i diversi sport con i campioni, che hanno giocato con loro, con un bel sorriso e tanto entusiasmo. Un solo rimpianto: non aver avuto il coraggio di buttarmi anch’io nella mischia. A volte vorrei avere 25 anni in meno.
La gioia che si è respirata in quel padiglione, con i bambini ovunque e alcuni bambini cresciuti che il loro sogno l’hanno raggiunto a colpi di impegno ed entusiasmo, è quella che dovrebbe respirarsi in ogni campetto, in tutte le piscine, in tutti i palazzetti. Lo sport è gioia, è Vita.
Tutti insieme ce la faremo, a far arrivare lo sport anche a chi ne ignora l’esistenza. Al padiglione di Kinder+Sport eravamo un gruppo di persone che ci credono e che stanno facendo di tutto per raggiungere quest’obiettivo.
0Se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia.