Manca meno di un mese alla fine della scuola dell’infanzia. Ieri ultima gita, prossima settimana ultima festa di classe, poi seguiranno tanti “ultimo” fino a quando arriverà davvero quell’ultimo giorno di scuola. Ho lottato tanto per far arrivare Sofia nella scuola che frequenta – e sono state lotte fruttuose. Ci ho creduto, non ho mai smesso di provare e ho avuto ragione. In quest’ultimo anno di scuola materna lei è fiorita, ha fatto venir fuori il suo carattere e, finalmente, il suo essere bambina. Le magnifiche maestre sono riuscite a valorizzarla, a darle sicurezza e farle aumentare quell’autostima di cui finora era stata carente.
Ora è pronta per la scuola primaria. Mi accorgo, osservandola, che è diventata grande e consapevole, che ha voglia di fare e di imparare. Ha sete di vivere e di conoscere, di diventare autonoma e “grande”. La scuola è allegra, piena di sorrisi e parole di incoraggiamento e d’amore nei confronti dei nostri pulcini. In un ambiente stimolante che li sfida a uscire dal nido e al tempo stesso li coccola e li ama è facile e divertente crescere. E questa atmosfera “leggera” si respira ogni volta che si varca quella soglia, alle 7:30 del mattino, alle 17:30, dopo una giornata difficile o al rientro dalle vacanze. I sorrisi e i caldi abbracci sono una certezza per i nostri figli e per noi genitori, per cui c’è sempre una parola di conforto e di incoraggiamento.
E io come mi sento?
Grata per aver trovato un’accoglienza così calda e aperta, per avere la possibilità di far vivere alle mie figlie un’esperienza così edificante.
Malinconica, perché so che per Sofia si sta per chiudere un ciclo, perché questo breve e intenso periodo sta finendo.
Anche quest’anno piangerò tutte le mie lacrime l’ultimo giorno di scuola, come con l’asilo nido di Cecilia lo scorso giugno.
Fasi che si chiudono, bambine che crescono e nuove avventure che ci aspettano. Un mix di emozioni e la consapevolezza di aver trovato sulla nostra strada due pezzi di una scuola pubblica eccellente, nonostante i tagli e i tentativi di ucciderla.
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