Sabato a Milano si è parlato di energia con Duracell. E proprio a causa del mio livello energetico bassissimo io mi sono persa l’occasione di scoprire di più sulle pile e sulla possibilità di riutilizzarle. Già, di nuovo una colichetta, che ormai è appurato sia causata dallo stress, mi ha costretta a rinunciare alla giornata milanese insieme alle mie figlie.
Ho approfondito i temi trattati e ho scoperto aspetti interessanti, che ignoravo completamente e che condivido con voi.
Mi ha colpita il fatto che il 75% delle pile immesse sul mercato non vengano smaltite nel modo corretto: solo 1/4, infatti viene buttato nei centri di raccolta delle pile esauste, vanificando così la possibilità di riciclare quel 60% dei componenti delle pile che potrebbero avere una nuova vita.
Ma non solo: con l’energia che viene buttata via in un anno in Italia ci si potrebbero alimentare 20.000 auto per un’ora.
Quindi, come possiamo modificare le nostre abitudini?
- Quando un dispositivo a pila non funziona, togliete le pile e provatele in un altro dispositivo per accertarvi che le pile siano esauste;
- Se le pile sono dotate di PowerCheck – tecnologia presente sulle pile Duracell – controllate il livello di energia residua;
- Se c’è ancora energia, tenete da parte le pile che non sono più sufficienti per i dispositivi ad alto assorbimento energetico per il telecomando o l’orologio da muro, che necessitano di meno energia per funzionare;
- Insegnate ai bambini come controllare l’energia residua nelle pile ed educateli allo smaltimento nei centri di raccolta, così come fate per la raccolta differenziata;
- Buttate via le pile esauste nei centri di raccolta.
Con questi accorgimenti, risparmierete e salvaguarderete l’ambiente.
Intanto vediamoci qualche momento della giornata organizzata da Duracell:
Post sponsorizzato
0