Dizionario di make-up per mamme imbranate

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In ogni ambito oggi bisogna usare i termini corretti, dal food al beauty, dal marketing al web. E così mi capita di sentirmi un pesce fuor d’acqua ascoltando una conversazione della quale non capisco neanche l’argomento. Oppure mi capita di esprimermi in quei termini e di capire che mia mamma non capirebbe nulla. Triste, ma qui bisogna diventare tuttologi. Abbiamo imparato cos’è un top di una cucina, cosa sono il co-sleeping e il rooming-in, abbiamo capito – più o meno – chi è un social media manager. Ora ci tocca sapere anche cos’è il blush, se vogliamo dare una parvenza di donna che ci tiene, nonostante sia mamma.

Pronti, via!

Base coat

Partiamo dalle cose complicate. Già non ho mai tempo di cambiare lo smalto, figuriamoci se riesco a mettere la base. Comunque, per quando i vostri figli saranno cresciuti e passerete le serate ad aspettare che rientrino, ricordate che il base coat è lo smalto che si usa come base per proteggere l’unghia e uniformarla.

BBcream

BB non sta per Brigitte Bardot, come credevo fino a pochi giorni fa, ma per Blemish Balm Cream. Chiaro, no? Per me per nulla, traduciamo in italiano che almeno forse è più comprensibile: crema anti-imperfezioni. È una via di mezzo tra una crema idratante e un fondotinta. È composta da ingredienti lenitivi e idratanti e da pigmenti colorati. Un modo per togliere un passaggio nel trucco e avere un aspetto riposato e un viso luminoso.

 

Blush

Io l’ho sempre chiamato fard, ma ora se volete essere fighe dovete chiamarlo blush. Insomma, trattasi di quella polvere che serve per colorare le guance. Ah, occhio all’effetto Heidi. Se siete capaci a usarlo bene, altrimenti guardatevi il tutorial di Clio prima di far danni:

 

Eyeshadow

Ombretto. Devo aggiungere altro?

Mat o shimmer

Sono due aggettivi che si riferiscono al finish – ovvero alla resa – di un prodotto. Mat o matt significa opaco e shimmer significa sbrilluccicante.

Minerale

Sulla confezione di un blush trovato nella Glossy Box ho letto “blush minerale”. Cosa significa? Che è fatto con ingredienti naturali, che non occludono i pori e lasciano respirare la pelle del viso.

 

MUA

Mi sembrava una rara malattia, e invece trattasi della sigla che sta per Make-Up Artist, ovvero truccatore. Se sfogliate qualsiasi rivista di moda troverete questo termine. Sappiatevi regolare…

 

Palette

Non sono quelle per scavare le buche sulla sabbia al mare, si legge palett. Sono un’insieme di rossetti o ombretti di vario colore, contenuto all’interno di una confezione di plastica. Per esperienza, sono inutili se non siete una make-up artist, tanto usate sempre gli stessi colori!

 

Pigmenti

Sono polveri di colori puri che vengono usati come ombretti, per creare rossetti, smalti, creme colorate… Tutti gli usi possibili li trovate qui.

Primer

Ne ho scoperto l’esistenza grazie a Trashic. E mi ha cambiato la vita – dai, fatemi dire qualche cazzata beauty! Si tratta di una crema o di un gel da usare come base per il make-up. Serve per nascondere le imperfezioni e per far durare di più il trucco. Esiste in molte varianti – anche in verde! – e va scelto a seconda della carnagione e delle caratteristiche personali.

 

Top coat

Torniamo alla manicure. Il top coat si mette dopo il base coat e dopo lo smalto colorato. È lo smalto trasparente che si applica come finitura, per proteggere il lavoro che avete fatto per colorarvi le unghie.

 

Waterline

La matita waterline è quella che si usa nell’interno dell’occhio.

 

Vi vengono in mente altri termini strani del make-up?

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3 Comments

  1. LuV 8 Feb 2014 at 22:14

    ;-))) questo mondo sconosciuto..
    un’anteprima, presto arriveranno definitivamente anche le CC Cream.. la cugina di mio marito mi ha pure spiegato cosa sono ma io ho già rimosso ;-))))))

    Reply
  2. Pingback: Il meglio della settimana 7 | MammaMoglieDonna

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