Consigli di lettura per mamme – e non

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Che libro leggere? Domanda difficilissima a cui rispondere, soprattutto se non siete delle lettrici compulsive e se avete – come tutte le mamme – poco tempo da dedicare ai vostri passatempi.

Per una mamma, leggere è un’occupazione importante, che può avere una duplice funzione:

  • nel periodo della maternità, quando si è a casa con il bebè o con il pancione, si cercano libri scritti da mamme o da esperti che abbiano come tema l’educazione dei figli, la crescita dei bambini, saggi e “manuali d’istruzioni”
  • nella fase successiva, i romanzi ci mettono le ali, ci portano a vivere tutte quelle vite a cui abbiamo – speriamo temporaneamente – rinunciato per diventare mamme.

Scegliere un libro è un grosso investimento, quindi non possiamo permetterci errori di valutazione. I consigli di lettura per mamme sono preziosi e difficili da trovare. Scovare delle collane che siano coerenti e offrano ciò che ci aspettiamo è un’ottima risorsa.

Al Salone del Libro di Torino ho conosciuto un nuovo capitolo della casa editrice Giunti – dopo la full immersion nelle proposte di libri per bambini: la narrativa femminile.

Giunti è la casa editrice che ha fatto dell’intrattenimento la propria mission, ergo possiamo andare sul sicuro se vogliamo un libro che ci faccia sognare, emozionare, sorridere.

La collana di narrativa femminile Giunti si compone di molti titoli di autrici italiane e straniere che trattano temi cari a noi donne. Gli ultimi nati sono:

  • Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia Garuti
  • Mi ricordo di Paola Capriolo
  • Quasi arzilli di Simona Morani
  • Se chiudo gli occhi di Simona Sparaco.

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Se siete in cerca di un libro che parli di legami tra padre e figlia, che racconti una storia d’amore tra mille conflitti e che analizzi la vita di una donna che ha fatto scelte dettate a sua insaputa dalle esperienze che ha vissuto, questo è di sicuro “Se chiudo gli occhi“. Simona Sparaco, che con questo libro è finalista al premio Bancarella 2015, è la coraggiosa autrice di “Nessuno sa di noi” (Giunti, 2013), un urlo di disperazione, che racconta il crollo e la rinascita di una donna che ha vissuto un aborto terapeutico.

In “Se chiudo gli occhi” sono le emozioni vere e profonde della vita a parlare, sono i valori a prendere il sopravvento su chi cerca di ignorare il suo cuore:

Puoi censurare gli affetti, ma i sogni no. I sogni vanno fino in fondo.

Se chiudo gli occhi mi ha commossa, coinvolta e mi è sembrato di vedere con i miei occhi i luoghi magici della famiglia della protagonista, quella collina marchigiana che è tanto cara anche a me.

Lo consiglio vivamente. Ora mi sono buttata nella lettura di Mi ricordo, del quale però non so ancora darvi indicazioni.

 

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