Consapevolezza

Ci sono giornate particolari, permeate di emozione e che ti portano a riflettere su te stessa e sulla tua vita. Ieri per me è stata una di quelle giornate!
Il primo momento importante è stato l’incontro alla Scuola Materna che frequenterà Sofia da settembre. Mi sembrava di essere al mio primo giorno di scuola, tutte le mamme ad ascoltare la suora che ci raccontava obiettivi formativi ed elementi pratici. Mi sono distratta mentre lei si raccomandava sulle dimensioni del sacchetto perfetto per contenere bavaglino e asciugamano e… mi sono commossa! Mentre lei continuava l’elenco delle cose da portare, io avevo due lacrimoni che, malgrado inutili tentativi, mi scendevano lungo le guance… E mi sono sentita stupida, ma essere lì, sapere che mia figlia a breve compirà un passo così importante, che andrà ogni giorno all’asilo e verrà trattata da bambina “grande” mi ha commossa. E mi sono resa conto di quanto stia crescendo in fretta! Mai mi ero sentita così “mamma”… Ma non so cosa abbiano pensato le altre mamme vedendomi con gli occhi rossi mentre Suor Costanza ci spiegava come cucire il nome sulla tasca del grembiule!
Cambio di scena: ieri sera sono tornata indietro di qualche anno e, scarpe da ginnastica e felpona legata in vita, Il Maritino ed io siamo andati al concerto di Jovanotti… E anche qui, inspiegabilmente, mi sono sentita davvero mamma, ho preso consapevolezza di questa fase della mia vita fatta di emozioni profonde e che mi entrano nell’anima. E, anche qui, ho ceduto e ho di nuovo pianto. A mia discolpa posso solo dire che Lorenzo ci ha messo tutto l’impegno possibile per farmi crollare: “A te” – la canzone che ho ascoltato e riascoltato un milione di volte quando aspettavo Sofia e che ora rappresenta i sentimenti che nutro nei confronti dei componenti della mia Famigliola -, l’intero palazzetto che cantava a squarciagola, lumini accesi qua e là, Il Maritino che mi stringeva la mano… E le lacrime, questa volta copiose, mi sono scese sul viso… Sono una donna felice, sono una mamma appagata, sono una moglie innamorata e, forse, sto trovando la mia strada.

“La mia cellulite e le mie nuove consapevolezze”, ho ascoltato per radio tornando a casa e… ecco, è così che mi sento!

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2 Comments

  1. Micaela 20 Mag 2011 at 13:37

    Ti capisco perfettamente… al solo leggere le tue parole, quasi mi commuovo anche io…
    Crescono in fretta.

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  2. valentina 20 Mag 2011 at 15:28

    cara cristiana, non sentirti sciocca..al primo giorno di scuola materna di riccardo ero sull’orlo delle lacrime, occhi lucidi quasi al limite…vedrai che emozione sara’ anche solo preparare tutto il “corredo”…qualche settimana fa riccardo di punto in bianco ha deciso di non voler essere piu’ accompagnato fino al salone,e salutando e augurando buon lavoro al suo papino, gli ha detto”vado da solo” e anche lui ha trattenuto le lacrime a stento!! piccoli ometti crescono e diventano un po’ piu’ grandicelli….le lacrime non hanno sesso…e neanche il nostro amore! un bacio.

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