Non mi sono mai trovata a prepare la tavola per Pasqua: sono sempre stata invitata a casa di parenti o amici. Per un’amante della decorazione come me, è un peccato non aver mai avuto l’opportunità di giocare con una tavolata importante nella stagione più florida per la scelta dei colori e degli accostamenti. Mi sbizzarrisco con i consigli qui, sperando di essere utile.
La mia tavola di Pasqua avrebbe una tovaglia bianca, possibilmente di puro lino, e piatti della nonna. Quel servizio che non usate mai, nascosto nel mobile del salotto, che avete accettato da vostra madre quando siete andate a vivere con il vostro compagno e che è con voi più per fare un piacere alla vostra famiglia che perché vi piaceva, tiratelo fuori e osservatelo. Vi sembrerà molto più bello di come vi ricordavate e soprattutto vi sembrerà di avere con voi a tavola i vostri nonni. Non c’è cosa più bella di questa!
Per l’occasione io sceglierei anche quei bellissimi bicchieri di cristallo che non avete mai usato, per paura di romperli. Semplici posate di acciaio o un meraviglioso servizio di posate spaiate, recuperato nei mercatini dell’antiquariato. A voi la scelta – anche se io non avrei dubbi…
E poi, fingete che sulla vostra tavola sia passata una folata di fresco vento primaverile, lasciando tanti fiori di pesco. Veri o finti, scegliete voi, ma non dimenticatevi di realizzare anche dei piccoli segnaposto, a tema floreale, da regalare ai vostri ospiti. Sarà una pioggia di fiori, un’ondata di rosa che renderà dolce e speciale il vostro pranzo di Pasqua.
E i bambini?
Se siete all’aperto, apparecchiate per loro su un grosso plaid: niente tavoli, solo una coperta per terra, stoviglie infrangibili e posate usa e getta non inquinanti. Anche per loro un piccolo dono, che ricorderà loro questa giornata in famiglia: lasciate sul plaid i segnaposto a uovo che rappresentano tutta la famiglia, da colorare, e tante matite colorate. Tutti più liberi di muoversi e di giocare senza “perdere tempo” a tavola.
Come sarà la vostra tavola di Pasqua?
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