Questo mio 2016

Bilancio di fine anno
Bilancio di fine anno

Per me la fine dell’anno è tempo di bilanci. È inevitabile guardarmi indietro e osservare come sia cambiata nell’arco dei 12 mesi appena trascorsi. La vita è un percorso che non ti aspetti, le direzioni improvvise che prendi ti colgono di sorpresa e sono le soluzioni che mai avresti pensato.

L’anno che finisce oggi ne è la prova provata. Ho imparato moltissimo da questo 2016 e credo sia stato l’anno che mi ha vista crescere di più, in assoluto, negli ultimi 35 anni qui su questa Terra. Questa volta la riflessione su me stessa si è spostata sul mio posto nel mondo. Liberata da grossi fardelli negli anni precedenti, dai sensi di colpa alla perenne ansia per gli eventi contingenti che mi avvelenavano la vita, mi sono dedicata alle Persone.

Ho capito che insieme si va molto più lontano che non da soli. Per interiorizzare questo concetto mi ci sono voluti 35 anni, scottanti delusioni, amori finiti, amicizie incagliate, infatuazioni durate il tempo di un caffè e relazioni lunghe e semplici. Ho capito che le soddisfazioni raggiunte insieme sono molto più appaganti, mentre le sconfitte diventano sopportabili quando non si è soli. Il mio lavoro è strano: mi fa vivere attimi sotto le luci della ribalta, mi catapulta in situazioni affollate, mi permette di trascorrere densissime ore o giorni tra la folla. Ma poi c’è il tutti i giorni, il computer nel silenzio della casa, gli articoli che nascono dall’autoanalisi, il mettersi sempre e continuamente in discussione, il doversi conoscere fin nel profondo per sapere su quali caratteristiche puntare, il superare ogni giorno un proprio limite, perché la sedia su cui sono seduta traballa sempre. È il lavoro più bello del mondo, ma negli ultimi mesi mi è pesato tanto. Credevo di aver perso la direzione, non riuscivo più a vedermi nitida nella mia mente. Così la vita mi ha recapitato, novella corriere di Amazon, delle persone con cui unire i puntini che mancavano alla mia completezza. Senza accorgermene ho costruito una squadra di persone che amo, che a quarant’anni (facciamo una media…) ancora ci credono, nonostante tutto. Chiudo il 2016 con persone che vivono con il cuore, che si emozionano, non sentono la fatica e mettono entusiasmo in quello che fanno e che vivono.

Io credo che le affinità elettive siano i fili che guidano le nostre esistenze. Così ho smesso di ragionare, pianificare, ponderare. Ho ricominciato ad ascoltare il sesto senso e il mio corpo. Sento l’amore, il sostegno, la fiducia e la stima. E vivo queste stesse emozioni.

Chiudo il mio 2016 grata per ciò che la vita mi ha portato e per ciò che mi ha insegnato. E felice. Per ciò che scorgo all’orizzonte e per questa meravigliosa strada che sto percorrendo.

Bollicine. Bollicine per tutte voi. Grazie per regalarmi ogni giorno il mio sogno.

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