Bambini in vacanza da soli

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Questo anticipo d’estate, grazie al clima e ai ponti, riporta in primo piano un tema caro alle mamme: l’organizzazione estiva dei figli dalla fine della scuola fino alla partenza con tutta la famiglia.
Cristiana ne ha già parlato esprimendo il proprio favore a lasciare andare le bambine con i nonni al mare, come prima esperienza da sole, ovvero senza genitori.
Molti sono i favorevoli e molti i contrari.

Al mare con i nonni

Io appartengo alla categoria dei favorevoli in quanto ho sempre avuto la fortuna, non senza qualche malinconia e apprensione, di mandare i bambini dalle nonne al mare, anche per lunghi periodi fin da piccoli.
Questo per loro ha significato nei primi anni avere una nonna tutta per sé (poi hanno iniziato a condividerla con gli altri nipoti), assaggiare cibi diversi da quelli abituali (non esotici, ma diversi!), avere una loro piccola organizzazione delle loro cose (vestiti, libricini, giochi e orsetto del cuore), dormire in un letto diverso (con punti di riferimento differenti per luce e posizione), stringere amicizia con nuovi bambini (i nipoti delle amiche della nonna, che vivono al mare e che quindi hanno ritrovato di anno in anno), vivere in una casa con il giardino (sembra poco, ma noi non lo abbiamo e il mio secondogenito appena alzato si è sempre catapultato in giardino a fare scoperte).
Con gli anni e l’arrivo dei cugini si è inserito un altro fattore, ovvero badare ai più piccoli, cosa che fa sentire molto grandi e responsabili i più grandicelli.
Inoltre al mare, essendo paesini piccoli, i miei figli hanno sperimentato la loro prima autonomia nell’andare a prendere il gelato, la focaccia e il giornale per i nonni. Un’altra responsabilità di gestione di se stessi e del denaro.

In vacanza con gli amichetti

Abbiamo anche collaudato la vacanzina a casa di amici o viceversa ospitando amici, il che comporta di nuovo sapersi adattare a cibo, letto, gestione igiene personale, persone nuove (i genitori degli amici) con cui rapportarsi. In questo caso, più che mai, è necessario essere indipendenti e anche tanto educati, ovvero rispettosi di chi ti ospita. Anche questo è un tassello importante nella crescita e nella conquista dell’autodeterminazione (rispetta e sarai rispettato!).

Soggiorni estivi per bambini

Poi è arrivato il tempo dei soggiorni estivi per lo sport, dove non ci sono neanche i nonni ma solo gli allenatori/responsabili. E qui l’autogestione è maggiore perchè ci si deve vestire, mangiare, lavare, addormentare senza la sicurezza di un genitore o un nonno a fianco, ma con tanta stanchezza nelle gambe e negli occhi dopo giornate intense all’aria aperta.

Vacanze studio all’estero

Ora ci stiamo affacciando alle prime vacanze importanti da soli, ovvero le vacanze studio all’estero. Prima esperienza l’anno scorso a Londra, da replicare quest’anno in Francia o Inghilterra.
Queste mi danno decisamente più apprensione perchè i figli iniziano a relazionarsi con il “mondo vero” in cui, si sa, si trovano sia principi azzurri che lupi affamati.

Credits: lusi
Credits: lusi

Voi che esperienza avete nella gestione dell’autonomia dei figli? Avete iniziato le prove generali?
Dimenticavo una cosa fondamentale: mai forzare la mano a un figlio che non se la sente di staccarsi. Assecondare i tempi dei figli, rassicurarli e accompagnarli nella loro conquista di libertà.

 

Articolo di Elena Augelli

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1 Comment

  1. Mammaalcubo 30 Apr 2014 at 11:40

    Anche a me piacerebbe far fare ai miei figli qualche giorno di vacanza “da soli”, ma per il momento non abbiamo ancora provato. I nonni non si sono mai proposti, mentre per le vacanze sportive o con l’oratorio a breve il grande (7 anni) potrebbe provare 🙂

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