Non ho mai amato la corsa – o il running, come si chiama adesso. Troppo dispendio energetico, troppo poco fiato, mancanza totale di un obiettivo: queste le cause del mio disamore per la corsa. Credo che, se hai svolto attività agonistica in passato, anche tu abbia la stessa difficoltà a portare avanti un allenamento di running con un obiettivo auto-imposto.
Se non c’è sfida, se non c’è gara, non c’è divertimento.
La frustrazione iniziale, quando vai a correre per la prima volta e ti ritrovi dopo 100 m senza fiato, con i muscoli doloranti, la superi solo se hai un obiettivo alto e importante, sfidante quanto basta. Altrimenti chi te lo fa fare di indossare di nuovo le scarpe e sottoporti all’umiliazione delle ventenni ultra-gnocche che ti doppiano chiacchierando?
La risposta, per me, è il gruppo: troppo orgogliosa per mollare, troppo testarda per accettare la sconfitta, so che allenarmi in gruppo è il modo migliore per superare i miei limiti.
Così ho accettato la sfida che Decathlon ha lanciato a me e altri colleghi “illustri”, sparsi per l’Italia. Ognuno avrebbe seguito l’allenamento per un mese, con l’obiettivo di correre i 5km dei RunDays, il 1 ottobre in contemporanea in tutta Italia. A Milano si è formato un gruppo, guidato da coach Roberto Nava, che ogni giovedì sera faceva un allenamento di gruppo. Noi che abitiamo altrove, invece, abbiamo seguito l’app Decathlon Coach, impostandola per portarci a correre 5km. Ti anticipo il finale: non ce l’ho fatta, mi sono fermata a 3km.
Analizzare la sconfitta per ritarare l’obiettivo
Ho riflettuto sui motivi della sconfitta e sono arrivata ad alcune conclusioni:
- l’obiettivo per me era troppo sfidante, al limite del frustrante: se parti da zero, datti un fine raggiungibile;
- non ho seguito con costanza gli allenamenti del gruppo di Milano: sapere che gli altri ce la stanno facendo è uno stimolo enorme;
- ho scelto di fare da sola: un’amica che ti aspetta al parco ti dà molta più motivazione dell’alert dell’app sul cellulare;
- mi sono data troppo poco tempo: sapendo di partire da zero, imposta l’app Decathlon Coach sulla camminata per il primo periodo, arrivando quindi al running più allenata.
Ora conosco bene i miei limiti. Quindi posso ripartire con l’allenamento, dopo aver coinvolto la mia amica, con l’app come guida e con l’obiettivo di arrivare a 5km in due mesi di allenamento.
Come funziona l’app Decathlon Coach
Decathlon Coach è un’app gratuita, che puoi scaricare per Android e iOS. L’ho trovata un valido supporto per chi ha un obiettivo di running perché:
- Imposti l’obiettivo che ti sta più a cuore: perdere peso, preparare una gara, ricominciare a correre…
- Il coach ti parla mentre ti stai allenando, dandoti i tempi e stimolandoti a proseguire.
- Alla fine dell’allenamento sai quanto hai corso, quanto tempo ci hai messo, la velocità, le calorie bruciate, il percorso: tutte indicazioni che ti fanno seguire i miglioramenti che fai di volta in volta.
- Pianifichi le sessioni di allenamento e ricevi un alert per ricordartene.
- Puoi confrontare le sessioni, vedere quanti chili hai perso, confrontarti con altri utenti che stanno usando l’app.
Il primo tentativo è andato male, ma non ho nessuna intenzione di lasciarmi abbattere. Sono un’ariete, la sfida è la mia vita.
Mi infilo di nuovo le scarpe da running e via, verso i miei 5km di corsa. Hai dei suggerimenti da darmi? Vuoi condividere quest’esperienza con me? Lasciami un commento!
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come avessi scritto ogni tua parola…ho provato l’app della decatholon e non mi ha fatto impazzire, preferivo l’app 5K ma non ci sono riuscita. ma voglio riprovare..