Nutripiatto è uno strumento semplice e divertente per aiutare genitori e bambini a comporre – tutti insieme – porzioni a misura di bambino, adatte alle diverse fasce d’età.
Sono stata a Roma, un paio di settimane fa, alla presentazione di Nutripiatto di Nestlé: un progetto nato nel 2018 con l’obiettivo di supportare i genitori nella gestione delle porzioni e dei pasti.
Che cos’è Nutripiatto?
Il progetto si articola in un kit (che si può richiedere gratuitamente cliccando qui) composto da un piatto “intelligente” e da una guida didattica con idee e consigli per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei bambini, promuovendo i principi di un’alimentazione sana e bilanciata, nelle fasce d’età comprese tra i 4 e 12 anni.
Nestlé si è avvalsa della collaborazione scientifica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Il progetto si articola in un kit (che si può richiedere gratuitamente cliccando qui) composto da un piatto “intelligente” e da una guida didattica con idee e consigli per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei bambini, promuovendo i principi di un’alimentazione sana e bilanciata, nelle fasce d’età comprese tra i 4 e 12 anni.
Nestlé si è avvalsa della collaborazione scientifica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
“Nutripiatto potrà diventare un valido alleato per invogliare i bambini a prendere parte attiva nella scelta dei cibi e nella preparazione delle ricette, riportando nelle famiglie italiane l’abitudine a consumare cibi semplici, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e dei piatti tradizionali. I Paesi dell’Europa meridionale vantano oggi il triste primato del più alto tasso di obesità infantile: i dati rilasciati recentemente dall’Oms confermano che, in Italia, i bambini obesi o in sovrappeso sono il 42% dei maschi e il 38% delle femmine. Va detto, come nota positiva, che gli studi sopracitati hanno registrato un trend di miglioramento. Anche durante la settantatreesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Italia ha condiviso i dati più recenti che mostrano un decremento nel numero dei bambini obesi in Italia”, ha commentato Laura De Gara, presidente del Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
L’obiettivo di Nestlé è di distribuire 500 mila kit entro il 2020, raggiungendo così quasi il 15% delle famiglie in Italia con bambini in questa fascia di età.
“Nestlé da sempre si impegna ad aiutare genitori ed educatori nel fornire la corretta nutrizione ai bambini.” – afferma Desirée Garofalo, Nutrizionista Nestlé – “Nutripiatto rientra infatti nel progetto internazionale Nestlé for Healthier Kids, che si pone l’ambizioso obiettivo di aiutare, entro il 2030, 50 milioni di bambini a vivere in modo più sano. E in un Paese come l’Italia, in cui una corretta nutrizione ha come alleato la dieta mediterranea, Nutripiatto ne sostiene ulteriormente i principi, focalizzandosi sulla corretta porzionatura di pasti e alimenti”.
I genitori sono in grado di occuparsi dell’alimentazione dei figli?
Secondo un recente sondaggio promosso da Nestlé, è emerso che i genitori – e in questa percentuale mi ci metto anche io – preferiscono ricevere utili, facili e pratiche indicazioni sui piatti equilibrati a livello nutrizionale, meglio se accompagnate eventualmente da ricette ad hoc (79%). Solo il 21% preferisce rigide diete settimanali, ritenute troppo complesse da seguire fra i tanti impegni e la scarsa consapevolezza dei pasti consumati fuori casa dai bambini. Il 93% dei genitori vorrebbe avere a disposizione le ricette degli chef.
Dallo studio è emersa anche la tendenza a mettere sullo stesso piano diversi gruppi alimentari, prediligendo cioè per i figli le proteine (35%), i carboidrati (34%) e le verdure e ortaggi (31%), senza dare apparentemente peso al differente ruolo che questi alimenti svolgono nel benessere di bambini e adulti. Forse addirittura in molti casi, aggiungo io, non vengono presi in considerazione gli aspetti nutrizionali, dando peso alla gradevolezza gustativa e alla velocità di preparazione del piatto.
Un precedente sondaggio Nestlé rileva ancora che il 31% sia convinto che un bambino debba mangiare come un adulto, e il 28% tenda a preparare per i figli porzioni uguali alle proprie. Sembra chiaro che il quadro che emerge è problematico: il genitore non è pienamente consapevole di come e quanto deve realmente mangiare un bambino.
Qui si aggancia un altro tema a me molto caro, ovvero quello dello spreco alimentare. L’85% dei genitori ha dichiarato di avanzare, in una settimana, circa 1 Kg di cibo. Se pensiamo che il 60% dei genitori dichiara di sensibilizzare i figli sui temi dello spreco, qualcosa non torna. E lo sappiamo bene, che educare è essere un modello.
In questo quadro, Nutripiatto è uno strumento utilissimo affinché i genitori prendano consapevolezza e dimestichezza con un’alimentazione corretta ed equilibrata. Ma non solo: ciò che, da mamma di due bambine “grandi” ho molto apprezzato è la possibilità per le mie figlie di imparare a regolarsi, comprendendo come deve essere costruito un pasto bilanciato. Il piatto che viene regalato con il kit è diviso in 3 sezioni coloratissime: verdure e ortaggi (metà del piatto); proteine: carne, pesce, uova, legumi e latticini (un quarto) e, infine, carboidrati: cerali, pasta integrale e patate (un quarto). Intorno, i bambini possono leggere scritte con indicazioni di base: “bevi acqua”, “mangia frutta”, “muoviti!” e “usa olio d’oliva extravergine”.