Una giornata a caccia di sport

 

Oggi, primo giorno di scuola, io e la mamma dell’amichetta di Sofia abbiamo deciso di andare a informarci per le attività sportive per l’anno scolastico appena iniziato.
L’estate scorsa ho cominciato a frequentare una piscina – sì, vado a nuotare appena riesco – e così sfogliando i programmi mi ero illusa di riuscire a fareimage attività fisica in contemporanea rispetto alle mie figlie. Le nostre esigenze sono un po’ articolate ma non così complesse: Sofia vorrebbe fare nuoto sincronizzato, Cecilia scuola nuoto e io nuoto libero. Tralasciamo il discorso dell’orario, che impedisce a qualunque bambino che vada a scuola a più di 200 m dalla piscina di frequentare sincro. L’unica lezione giornaliera è infatti alle 17. Oggi abbiamo fatto le prove da scuola per capire quanto tempo si impieghi: 20 minuti. “Dai, se le facciamo cambiare in auto ce la facciamo”. Questa mattina infatti ci è stato specificato che le ragazze devono essere a bordo vasca alle 17. Decidiamo di fare la lezione di prova oggi pomeriggio e comunichiamo il cambio di programma alle bimbe che ci mettono qualche minuto ad accettare la novità ma poi paiono convinte. Ci presentiamo con mezz’ora d’anticipo alla segreteria che ci dà la prima notizia: Cecilia non può fare la prova perché non l’ho prenotata. Peccato che nessuno al mattino me l’avesse detto. Sorpresa n. 2: gli spogliatoi per i bambini sono diversi da quelli degli adulti, quindi i piccoli devono essere depositati in segreteria 20 minuti prima dell’inizio. Non solo: la mamma che accompagna e vuole nuotare deve uscire dalla struttura, fare 100m ed entrare da un’altra parte. Meraviglioso il fatto che io avessi detto alle mie figlie che avremmo fatto la doccia insieme e ci saremmo preparate insieme. Risultato: niente prova, niente nuoto sincronizzato.
Ci riproviamo in altre tre strutture sportive della città:

Nella prima orari incompatibili – al massimo le 17
Nella seconda prezzi esorbitanti (450 euro a bambina all’anno per un’ora la settimana)
Nella terza – che è grande grande è famosa famosa – non hanno ancora stabilito orari e prezzi perché “i prezzi, gli orari e l’età minima varieranno a seconda del numero di iscritti”. Di grazia, sulla base di quali criteri decido se iscrivere o meno le mie bambine?

Il risultato della giornata è stato che io ho capito che anche per quest’anno passerò un pomeriggio a settimana ad accompagnare le mie figlie a fare sport senza poter fare altrettanto, mentre loro non potranno praticare ciò che avrebbero scelto. Mi arrabbio, mi infervoro perché ci vorrebbe poco per rendere la vita di noi mamme più semplice e l’avvicinamento dei bambini allo sport più esaltante.

Come primo giorno di scuola, non male eh?

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