Scoprire le storie segrete di Venezia

Venezia per me ha quel tocco un po’ stucchevole delle città prese letteralmente d’assalto dai turisti, in cui la sua pura autenticità rischia di perdersi tra i vari selfie in piazza San Marco ed i scontati itinerari quasi “obbligati”.
Ma c’è un’altra Venezia nascosta, spesso snobbata dalle guide turistiche, che può stupirti e coinvolgerti, anche se fosse la decima volta che la visiti. 

Ad esempio, hai mai pensato di girare per le sue vie seguendo un particolare itinerario tematico? Architettonico o culturale, ludico oppure gastronomico; inseguire un percorso personalizzato è sempre più di moda, anche per la loro peculiarità di regalare emozioni da angolazioni diverse. Un esempio fra tutti su Venezia che mi va di citare, è quello di questo post apparso sul magazine di Expedia Explore sui 10 ponti piú belli della città lagunare. 
Seguendo la stessa impronta e con l’aiuto di due guide sui generis, ti porto a scoprire luoghi non convenzionali grazie ai quali innamorarti di Venezia.
I testi sono:

Venezia è un mondo molto più complesso e sfaccettato di quello che appare al visitatore che la percorre nel tragitto che lo separa dal successivo monumento da visitare. È un mondo in cui vivere esperienze fisiche ed emotive uniche. Venezia è molto più di un’anomalia urbanistica, è un modo unico e irripetibile di stare al mondo, di esserci.

Quindi partiamo!

Perdersi a Venezia

Scoprire Venezia significa lasciarsi condurre dai propri piedi, senza una meta, girando e rigirando per le calli, sbucando nei campi e trovandosi di fronte i canali, limitare della città. Se in altre città bisogna darsi un confine al girovagare, a Venezia non è necessario, per come è costruita e perché non esistono più sestieri (quartieri) malfamati o da evitare.
CURIOSITA’: i quartieri a Venezia si chiamano sestieri perché ognuno di essi è un sesto della città: Santa Croce, Cannareggio, Dorsoduro, san Polo, san Marco e Castello.

In gondola come i Veneziani

In gondola si sta in piedi – e questa informazione mi ha stupita. Non mi riferisco alle gondole da turismo, che lasciamo ai turisti… Ma non solo: se vuoi prendere una gondola, evita quelle turistiche e dirigiti verso le gondole per il traghetto. Ce ne sono in diversi punti del Canal Grande e servono per trasportare velocemente le persone da una riva all’altra. Trasportano fino a 14 persone, sono più larghe di quelle da turismo e il biglietto costa meno di un caffè. Sarà un’esperienza diversa. Dove? Un punto in cui trovarle è all’uscita della stazione ferroviaria.

Fare l’amore a Venezia

Venezia è la città dell’amore, in cui è facile innamorarsi e, se si è già innamorati, il cuore batte più forte. È inevitabile, quindi, un suggerimento sui luoghi in cui fare l’amore…
Tante calli finiscono nel nulla, ci sono barconi da trasporto attraccati in rii abbandonati, lampioni rotti sotto cui perdersi l’uno nell’altro. E poi, c’è un vaporetto che porta al Lido, anche di notte, dove la spiaggia è lì sonnecchiante, in primavera e in autunno. A buon intenditore…

CONSIGLIO NON RICHIESTO: lascia il posto che ti ha ospitato come l’hai trovato, non abbandonare preservativi o fazzolettini, non sfregiare le superfici con i vostri nomi da innamorati.

Mangiare a Venezia

Non puoi dire di aver conosciuto Venezia se non hai consumato un pasto in un bacaro, un’osteria tipica. Ce ne sono diversi in zona Rialto. Li riconosci dalle vetrine, in cui vedrai antipasti ben esposti. Entra, bevi un bicchiere di vino (ombra) e assaggia i piatti.
Se invece vuoi una cena tipica, a cui avrai fatto precedere un aperitivo con spritz, i piatti da provare sono:

  1. i bigoli in salsa: spaghetti bucati conditi con sugo di cipolle e sarde;
  2. le sarde in saor: se sei piemontese lo chiami carpione, se sei veneto saor, se nessuna delle due è una macerazione a base di aceto, salvia, cipolle;
  3. il fegato alla veneziana: piatto che non ha bisogno di presentazione.

Per il dopocena, la movida d’estate è a campo santa Margherita; d’inverno si sposta a Cannareggio, fondamenta della Misericordia.

I gesti scaramantici da fare a Venezia

Il 21 novembre, festa della Madonna della Salute, nell’omonima chiesa, pesta con la punta della scarpa la scritta unde origo inde salus posta al centro, sotto la cupola. La salute e la salvezza, dicono i Veneziani, saranno con te.

La Venezia bohemienne

Venezia come Parigi? Insomma, non esageriamo, ma c’è una zona che ha ospitato nel XX secolo artisti e intellettuali di fama internazionale. Si tratta dei dintorni della chiesa di San Sebastiano, in cui oggi vivono gli studenti universitari. Amedeo Modigliani, Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse e, più tardi, Armando Pizzinato “Stefano”, Filippo De Pisis ne sono alcuni esempi.

Venezia, l’acqua, la terra. L’equilibrio precario, il suo modo di essere così anticonvenzionale. Questa città è molto più di ciò che conosci!

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