“L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare”

Come non condividere il pensiero di George Bernard Shaw? A casa nostra la nascita delle bambine ha portato una ventata di gioventù – non che fossimo vecchi quando sono nate, ma avevamo smesso di giocare da tempo -, che si è manifestata con il gioco insieme.

Le serate, dopo una giornata di lavoro per noi genitori, di scuola per le bambine, sono l’unico momento in settimana solo per noi 4. Da quando Sofia era molto piccola abbiamo l’abitudine di trascorrere quel poco tempo che abbiamo a disposizione giocando. Seduti per terra, sul tappeto della sala, intrecciamo collane, facciamo giochi di parole, ci sfidiamo a giochi di società, ci rotoliamo per terra facendoci le coccole. Vale tutto. L’importante è stare insieme, farlo in modo costruttivo, imparare insieme a darci delle regole, rispettarle, vincere e perdere, fare squadra, essere in competizione, inventare storie e vivere nuove vite. Quante cose si possono imparare di chi ci circonda giocando insieme! Il gioco è un’attività tremendamente seria, che i bambini affrontano come noi adulti affrontiamo la realtà, che permette ai piccoli di crescere e conoscere il mondo. Giocare insieme significa dar loro un segnale forte: io ci sono, sono vicino a te, ti appoggio nella tua crescita. Il gioco diventa così strumento d’amore. Ma va fatto con una regola base da non dimenticare: divertirsi! Saranno ricordi che resteranno con noi e con le nostre bambine per sempre.

Ci siamo divertiti a giocare insieme, sabato scorso, al centro commerciale Le Gru di Torino, dove Cecilia e il suo papà hanno fatto squadra per raggiungere un obiettivo.

Andrea si è affidato alla sua bambina, facendosi imbragare e guidare da lei, per raggiungere il gioco che lei aveva scelto. La complicità tra i due, gli sguardi che si lanciavano, lo sguardo fiero della piccola che sapeva di guidare il gioco e quello innamorato del papà che aveva permesso di essere “appeso” all’interno della giostra e, infine, la soddisfazione comune di avercela fatta, in un abbraccio: questi gli ingredienti per me che da fuori osservavo questo magico momento.

Kinder Sorpresa ha deciso di festeggiare così i suoi 40 anni: facendo giocare insieme genitori e figli, con un tour dell’Acchiappa Gioco che tocca più di 8 città italiane (qui il video di presentazione), con 5 laboratori al MUBA di Milano e con 3 conferenze sul tema del gioco. Non c’è modo migliore per festeggiare!