Che le mie bambine fossero diverse tra loro mi è noto da subito, appena nata Cecilia. Ma più crescono e più queste differenze si acuiscono. Sofia è arguta, riflessiva e pondera le sue decisioni. Con i bambini è delicata e un po’ timorosa. Cecilia è esplosiva, ridanciana e temeraria. Prima di avere due bimbe pensavo che le differenze s notassero con il passare degli anni, ma ora mi sono ricreduta. Nell’ultima settimana Cecilia ha imparato a fare cose che Sofia a 8 mesi si sognava: ora gattona, dice mamma e fa ciao con la manina. E si appende a qualsiasi mobile le capiti a tiro. Certo che, abituati a Sofia, siamo tutti un po’ scossi da questo tornado, che si lancia giù dal letto senza il minimo timore e si aggrappa ai mobiletti della cucina per alzarsi, ridendo a crepapelle quando questi si aprono e la buttano per terra.
L’ultimo episodio risale a ieri: al parco giochi Sofia è sempre stata un po’ spaventata dalle novità e ci ha sempre messo un po’ di tempo ad ambientarsi. Per far divertire Sofia, l’ho seduta all’estremità di uno di quei tronchi che si alzano e si abbassano. All’altra estremità ho seduto Cecilia e ho cominciato a farle giocare. E’ stato un successone: Cecilia rideva come una matta e ha contagiato anche Sofia. Risate, risate, risate.
E così ho imparato anche un’altra cosa delle mie figlie: la diversità le stimola e tira fuori il meglio di onguna di loro.